Mia Wuehl
Stefano Ricotta
TRANSGENDER

Nuove forme di identità
o di identificazione
Mia Wuehl, psicologa analista, membro del CIPA e
della IAAP.Esercita l’attività privata a Milano e a Laveno sul Lago
Maggiore. Svolge da anni le funzioni di docenza e supervisione presso
l’Istituto di Milano del CIPA.
Ha partecipato come relatore a numerosi convegni nazionali e internazionali.
Ha pubblicato vari testi in ambito psicoanalitico, fra cui L’ascolto in
analisi (2009) e Clinica junghiana (2016).
Fondatrice e presidente della casa editrice La biblioteca di
Vivarium.
Stefano Ricotta, psicoterapeuta e psicologo analista CIPA (Centro
Italiano di Psicologia Analitica) e IAAP.
Ha collaborato per diversi anni con alcune associazioni LGBTQI+ di
Milano.Lavora con persone transgender,
sia adulte che adolescenti, accompagnandole durante il loro percorso di
affermazione di genere.
Da molti anni lavora come psicologo in ambito Tutela Minori.
È giudice onorario presso il Tribunale per i Minorenni
di Milano.
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INDICE
Le persone “trans” sono sempre esistite, come la disforia di genere. Le
richieste di transizione si stanno facendo sempre più numerose soprattutto
da parte degli adolescenti. Una loro rivendicazione di libertà? Di
onnipotenza secondo il criterio del self-made-man e della
self-made-woman? Gender-flue, A-gender, Genderqueer,
e così via, sono forme di cui si parla da molti anni e che denotano sempre
di più la confusione relativa alla sessualità e alla sua funzione. L’essere
umano ha un’unica identità con caratteristiche e qualità stabili o la
morfologia della propria identità può assumere differenti forme nel corso
della vita? Dal punto di vista biologico l’individuo è chiaramente
definibile, al momento della nascita, come maschio o femmina. Al contrario
la nozione di “genere” è intrisa di connotazioni psicologiche, sociali e
culturali . Per poter definire l’orientamento sessuale di una persona si
deve partire unicamente dal genere percepito dal soggetto. Il bisogno di
costruirsi un’identità personale è un istinto primario dell’uomo. Noi non
siamo di solito quello che siamo, ma quello che crediamo di essere.
JED/31, pp.
248, f.to 14x21, ill. col., Euro
22,00,
ISBN 978-88-95601-65-6, I ed. marzo 2025 |