a cura di
C. Covington e
B. Wharton
SABINA
SPIELREIN
Una pioniera dimenticata
della psicoanalisi
Coline Covington è
presidente della British Confederation of Psychotherapists e consultant
editor del Journal of Analytical Psychology. È analista formatore
della Society of Analytical Psychology e terapeuta formatore della British
Association of Psichotherapists (sezione junghiana). Con Paul Williams, Jean
Arundale e Jean Knox è curatrice di Terrorism and War: Unconscious
Dynamics of Political Violence, pubblicato nel 2002 da Karnak Books.
Barbara Wharton è analista formatore della Society of Analytical
Psychology a Londra. È consultant editor del Journal of Analytical
Psychology e autore di numerosi saggi sulla psicologia analitica. Lavora
privatamente.
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Probabilmente Sabina Spielrein è soprattutto
nota per la sua storia d’amore con Carl Gustav Jung, e forse questa è una
ragione per cui il suo lavoro e il suo pensiero non sono stati più
ampiamente apprezzati e ulteriormente elaborati. Questa raccolta di scritti
è un tributo alla sua vita e alla sua opera, e rappresenta più di cinque
anni di ricerche e di indagini. Sono proposte per la prima volta in italiano
le lettere che C. G. Jung scrisse a Sabina Spielrein, e le cartelle cliniche
relative alla sua terapia affidata allo stesso Jung presso l’ospedale
Burghölzli di Zurigo. Il materiale biografico è arricchito da alcune pagine
di un diario di Sabina Spielrein, anch’esso finora mai pubblicato in
italiano, nonché da alcuni suoi saggi brevi, pubblicati tra il 1912 e il
1922. Un intento del libro, oltre a dare un contributo per ulteriori
approfondimenti sulla storia della psicoanalisi e sul complicato rapporto
fra Freud, Jung e Sabina Spielrein, è quello di ridare alla Spielrein il
ruolo di “pioniera della psicoanalisi” che per tanto tempo le è stato negato
(importante fu anche il suo ruolo nello sviluppo della psicoanalisi in
Russia). La sua mente creativa e profondamente sensibile stimolò nei suoi
interlocutori degli insight che sarebbero diventati la base per concetti
teorici fondamentali nella psicoanalisi e nella psicologia analitica –
concetti come quello di Anima, di controtransfert e di pulsione di morte.
“L’origine delle parole infantili papà e mamma”, pubblicato nel 1922, ci
colpisce in quanto esprime idee e un tipo di atteggiamento e di insight
molto in anticipo per quel tempo. La Spielrein non soltanto percepisce
l’importanza della relazione dell’infante con il seno per il suo sviluppo
psichico, anticipando di quattordici anni il lavoro di Melanie Klein , ma
pone la domanda se è il bambino a costruire il proprio linguaggio, o se
semplicemente lo eredita: qui c’è un adombramento del concetto di Winnicott
di oggetti transizionali. Gli scritti raccolti nel presente volume
forniscono anche un interessante quadro della tormentata vita di Sabina
Spielrein, ricostruito in base ai documenti disponibili. L’ultima notizia di
lei risale all’estate del 1942, quando fu vista con le sue due figlie in una
colonna di ebrei intruppati dai nazisti verso una forra nelle vicinanze di
Rostov-sul-Don, diretta al suo sacrificio finale.
JED/11, pp.
512, f.to 14x21, Euro
30,00,
ISBN 88-87131-91-8, I ed. settembre 2007 |