Iolanda
Stocchi
IL
SILENZIO
DELLE SIRENE
Se il Maschile non
ascolta il canto
Dal Romanico
al Gioco della Sabbia
Iolanda Stocchi, nata a Venezia
nel 1961, laureata in Filosofia e Psicologia.
Psicologa e Psicoterapeuta junghiana, vive a Milano, dove lavora con adulti
e bambini utilizzando, insieme alla parola, il Gioco della Sabbia. Svolge
attività di docenza presso scuole di psicoterapia e associazioni.
Ha pubblicato il volume
Il
Silenzio delle Sirene. Figurazioni della psiche femminile,
La biblioteca di Vivarium, 2005, e
Il Gioco della Sabbia nella Terapia
con i Bambini. La Pazienza dello Sguardo,
La biblioteca di Vivarium, 2018.
Ha pubblicato diversi saggi e articoli su libri e riviste, tra cui la
Rivista di Psicologia Analitica.
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INDICE
- 1. Se il maschile non ascolta il canto
1.1. “Sirena, di cosa canti?”
1.2. Lo Sguardo in movimento: Mito, Arte, Gioco della Sabbia
1.3. Miti e Immagini: tra sintomo e simbolo. La sfida che ci attende
1.4. Biografie del desiderio
1.5. Il mito di Demetra e kore e l’Odissea
1.6. Quale aspetto ha la Sirena? Con le ali o con la coda?
1.7. Movimento sirenico, movimento melusinico: due viaggi
necessari per l’incarnazione del principio femminile e per la relazione
tra donne e uomini
1.8. L’aspetto femminile dell’Anthropos. Il “Sì” di Maria e
l’accettazione del “no” del femminile da parte del maschile
1.9.Quale maschile può reggere l’incontro con la Sirena? I compagni di
viaggio della Sirena
1.10. Alcuni spunti per una riflessione. Il kairos della Sirena
Note
- 2. Il Gioco dell'Oca
Mappa
Le 63 caselle
- 3. Dal Romanico al Gioco della Sabbia.
L’emergere della “Sirena” nel lavoro con i pazienti. Alcune
considerazioni e ipotesi di lavoro
3.1. Sirene e Demetra e Kore. Ovvero oltre la relazione madre e figlia:
la Sirena come “terzo”
3.2. Sirene e Animus Selvaticus
3.3. Sirena Anima. Sirena ponte. Ovvero del viaggio “sirenico” e
“melusinico” e della Sirena “pellegrina”
3.4. Sirena cristiana. Ovvero il secondo pesce. Immagini del Sé
3.5. Epifanie della Dea. La ri-configurazione del femminile
Note
- 4. La Sirena mi guarda, oggi
- Bibliografia
La mia ricerca sul
simbolo della Sirena è di impostazione fondamentalmente mito-psicologica. La
Sirena è stata vittima di una diffamazione mitologica e psicologica, essendo
considerata l’emblema della seduzione, l’Ombra del femminile.
Ho cercato di comprendere la domanda che pone la Sirena, quando la
incontriamo nei capitelli o nei Quadri di Sabbia dei pazienti.
Ho aspettato che uscisse dalla pietra, dalla sabbia. Ho atteso il suo canto
perché non si trasformasse in grido.
Come in una Immaginazione Attiva ho cercato di rispettarne la sua essenza
oracolare. Ne è nato un percorso che ha la forma del Gioco dell’Oca, un
antichissimo gioco rituale.
La Sirena come sintomo grida, quando non viene “vista”; la Sirena come
simbolo canta, se accolta, e ci introduce a una coscienza nuova.
Le Sirene cantano. Melusina grida. E se le Sirene stessero in silenzio?
Che fine fa un femminile se viene guardato con uno sguardo che ne sa
cogliere solo l’Ombra? Cosa accade se il maschile non ascolta il suo canto?
La Sirena è un simbolo di trasformazione, e interpella uomini e
donne, ed è connesso al “mysterium coniunctionis” – l’incontro tra il
principio maschile e quello femminile.
Che tipo di maschile può rendere possibile l’incarnazione del principio
femminile?
In compagnia di quali figure maschili troviamo le Sirene scolpite nelle
Chiese e nei Quadri di Sabbia?
Il maschile capace di reggere l’incontro con la Sirena deve avere uno
Sguardo paziente e interrogante. C’è bisogno di quello che ho chiamato
Animus Selvatico.
L’incarnazione del principio del femminile è la nascita di una funzione
collettiva condivisa. Il femminile è per un Io plurale, è per il “Noi”.
Questo è il kairos della Sirena.
JED/10, pp.
282, f.to 14x21, ill. colori e b/n, Euro
24,00,
ISBN 978-88-87131-68-0, II ed. dicembre 2019 |