Daniele
Ribola, Claudio Widmann,
Federico de Luca Comandini, Robert M. Mercurio
QUATTRO
SAGGI
SULLA
PROIEZIONE

Federico de Luca Comandini,
analista junghiano formatosi presso l’Istituto Jung di Zurigo, è membro
didatta dell’AIPA e socio dell’AGAP (Zurigo) e della IAAP. È docente presso
diverse scuole di specializzazione in psicoterapia dove tiene lezioni sulla
pratica dell’Immaginazione Attiva e sull’interpretazione dei sogni e delle
fiabe. Autore di numerosi saggi, ha curato insieme a Robert Mercurio, per La
biblioteca di Vivarium, il volume L’Immaginazione Attiva: teoria e pratica
nella psicologia di C.G. Jung. Esercita la professione di analista a Roma.
Robert M. Mercurio, analista junghiano diplomato presso l’Istituto
Jung di Zurigo, è membro didatta dell’ARPA, socio dell’AGAP (Zurigo) e della
IAAP. Tiene corsi sull’interpretazione delle fiabe e sull’interfaccia tra
pensiero religioso e psicologia del profondo presso varie scuole di
psicoterapia sia in Italia che all’estero. Ha pubblicata vari saggi in
diverse riviste italiane e straniere. Con F. de Luca Comandini ha curato il
volume L’Immaginazione Attiva: teoria e pratica nella psicologia di C.G.
Jung (La biblioteca di Vivarium, 2002-2008). Vive e lavora a Roma.
Daniele Ribola, analista junghiano formatosi presso l’Istituto Jung
di Zurigo, vive e lavora a Lugano. Membro della IAAP, dell’AGAP e
dell’Associazione Svizzera di Psicologia Analitica, è tra i fondatori della
scuola di formazione in psicoterapia Li.S.T.A. di Milano, dove è docente e
fa parte del comitato direttivo e scientifico. Collabora con la rivista
Immediati Dintorni e con la casa editrice Red per la collana “Immagini
dell’inconscio”. Tra le sue pubblicazioni, la prefazione all’edizione
italiana di Tipologia psicologica di M.-L. von Franz (Red), il saggio
“Entanglement” nel volume In dialogo con l’inconscio (Magi, 2012) e
“Edipo.com” in Dialogare nel mito (La biblioteca di Vivarium, 2004) meritano
particolare attenzione.
Claudio Widmann, psicoterapeuta e analista di formazione junghiana,
vive ed esercita a Ravenna. È il direttore dell’ICSAT (Italian Committee for
the Study of Autogenic Therapy) e docente presso varie scuole di
specializzazione in psicoterapia in diverse città italiane. La sua ricerca è
prevalentemente orientata ai temi del simbolismo e dell’attività
immaginativa, cui dedica scritti, lezioni e seminari. Oltre aver curato
opere collettive e voci enciclopediche, è autore di numerosissimi saggi e
libri tra cui Gli Arcani della Vita, La Simbologia del Presepe e Sul
Destino, tutti editi dalle Edizioni Scientifiche Magi, Roma. |
INDICE
- Prefazione
- La proiezione da Freud a Jung. Difesa e
svelamento (Daniele Ribola)
- Oltre al transfert, oltre il transfert
(Claudio Widmann)
- L'immaginazione attiva quale proiezione
simbolica dell'inconscio sullo schermo della coscienza (Federico de
Luca Comandini)
- Il fenomeno della proiezione: uno
sguardo archetipico (Robert M. Mercurio)
La psicologia di C.G. Jung e lo spirito
con cui Marie-Louise von Franz la traspose nella sua didattica e nei suoi
scritti costituiscono lo sfondo sia teorico sia esistenziale di un’autentica
empiria della proiezione, in cui gli autori di questi Quattro saggi
sono impegnati da anni e a vari livelli.
Jung intuì che la proiezione è assai più di un meccanismo di difesa
che attribuisce qualità interne a oggetti esterni; suggerì che il campo
proiettivo è la dimensione esperienziale dove la psiche inconscia prende
forme definite e si rende manifesta alla coscienza. In questo senso,
proiettare non significa occultare a se stessi aspetti interni,
attribuendoli a oggetti esterni, ma scoprire aspetti del mondo interno
attraverso gli oggetti di quello esterno.
La pubblicazione di questi Quattro saggi si colloca nel quadro di una
rimeditazione teorica del fenomeno proiezione e di una sistematizzazione
concettuale di aspetti specifici, che ciascuno degli autori ha maturato
nella pratica di vita oltre che nella pratica clinica:
• la proiezione all’interno della concezione junghiana della realtà
psichica, sia a livello personale che collettivo, nelle sue essenziali
differenze rispetto all’accezione freudiana;
• il transfert, come una delle manifestazioni più delicate della proiezione;
• il legame intimo e imprescindibile tra il fenomeno della proiezione
e la dimensione simbolica, quale emerge ripetutamente negli scritti
junghiani;
• l’Immaginazione Attiva come pratica intenzionale e raffinata di esperienza
proiettiva, uno spazio in cui il rapporto tra la coscienza e l’inconscio non
è più imperniato intorno al ruolo centrale e interpretante dell’Io, ma
piuttosto di un ambito che, in virtù della sua natura intrinsecamente
simbolica, dà pieno risalto agli aspetti archetipici della proiezione.
Edizione speciale, pp.
192, f.to 14x21, ill. bn., Euro 18,00,
ISBN 978-88-95601-23-6, I ed. marzo 2013 |