a cura di Fabrice
Olivier Dubosc
DIALOGARE NEL MITO
La dimensione simbolica
nel confronto interculturale
Fabrice Olivier Dubosc. Psicologo analista e psicoterapeuta. Svolge ricerca sul rapporto tra narrazioni individuali e collettive e sul dialogo interculturale e interdisciplinare. Per La biblioteca di Vivarium ha pubblicato
Così parlò Shehrazade. Trasgressione e conoscenza nelle Mille e Una Notte.
|
“Oggi la psicologia del profondo si avvia a riprendere una riflessione serrata con la dimensione totalizzante e religiosa dell’inconscio. Una riflessione che non si limita a cogliere i nessi tra dimensione pulsionale e fenomeni sociali, ma che assume una portata squisitamente clinica. Una clinica per così dire “immaginale” che si assume il compito di conoscere i fondamenti simbolici delle altre culture non solo per fare onore a una pratica di cura e ospitalità nei confronti dei migranti, ma in senso ancora più vasto in quanto
la clinica è innanzi tutto relazione con l’alterità. (...)
La psicoanalisi junghiana, che per anni ha cercato di legittimare e rifondare la propria efficacia clinica confrontandosi con le aree di ricerca post-freudiane, si ritrova oggi con sorpresa a vedere che sul tema del confronto con la dimensione religiosa proprio la clinica freudiana sta valorizzando creativamente e inconsapevolmente l’eredità di Jung. (...)
Parafrasando Panikkar si potrebbe così pensare alla psicoanalisi come a una ‘psicologia imparativa’ una psicologia cioè che, partendo dall’elaborazione continua di una propria prospettiva aperta, sia disposta a lasciarsi trasformare dall’incontro. La fluidità immaginale del terapeuta è una disponibilità a rileggere momento per momento la co-costruzione narrativa in uno spazio-tempo che ricorda la ‘tempiternità’ di cui parla Raimon Panikkar. E ciò che agisce di più è la disponibilità a fare insieme al paziente il viaggio verso la terra promessa dell’autenticità psichica, di cui nessun terapeuta può arrogarsi a priori la cittadinanza. (...)
Il magistrale saggio che Raimon Panikkar ci ha generosamente offerto apre questa raccolta contemplando il
senso del mito. La sua lettura ha fatto da catalizzatore al progetto che ha animato questo libro. I contributi degli autori sono ricchissimi di prospettive e spunti anche contrastanti (...). Questa pluralità di punti di vista ben si addice a una raccolta sul confronto dialogale. Ed è in questa pluralità di riflessioni serie, appassionate e aperte che vale la pena di cogliere un segno di
meta-noia, una disponibilità a coltivare i mitemi di liberazione. (...)
Oggi più che mai ci sembra necessario scommettere sulla pulsione di vita e sull’Eros, unica resistenza possibile di fronte alle forme avvilenti e omologanti della ‘cultura della pulsione di morte’. Nel confronto interculturale possiamo scoprire che – da finestre differenti – il dialogo col mito ci rivela qualcosa del volto del reale” (dal saggio introduttivo di Fabrice O.
Dubosc).
LST/6, pp. 256, f.to 14x21, Euro
18,00,
ISBN 88-87131-60-0, I ed. mar. 04 |