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Ottavio Mariani

ESISTE

UN'
IDENTITà junghiana?

Jung tra molteplicità
e unitarietà
 

Ottavio Mariani è medico psichiatra e psicologo analista. Ha lavorato in istituzioni pubbliche come responsabile di varie strutture riabilitative fino al 1999, quando, diplomatosi presso lo Jung Institut di Zurigo, ha intrapreso l’attività privata quale analista psicoterapeuta. Ha insegnato presso l’International School of Analytical Psychology di Zurigo (ISAP) e presso il C. G. Jung Institut di Zurigo. È membro del Centro Italiano di Psicologia Analitica (CIPA) presso il quale insegna e svolge attività di supervisione.

INDICE

  • Introduzione
  • 1. L'eredità di Jung
  • 2. Il linguaggio psicologico di Jung
  • 3. Il Libro Rosso e i due modi di intendere il pensiero di Jung 
  • 4. Le anime di Jung
  • 5. Revisione del mito
  • 6. Psicologia analitica e tecnologia d'intrattenimento
  • 7. Riflessioni su compensazione, distruttività e adattamento
  • 8. Dall'intuizione alla rivelazione: saggio post-junghiano sulla psicoterapia del delirio
  • Bibliografia

“Lo scopo che si prefigge questo libro è quello di valorizzare l’importante eredità culturale che Jung ci ha lasciato.(…)
Da alcuni decenni con una certa ricorrenza ci si interroga sull’eredità culturale di Jung. Valutazioni che investigano la validità e l’influenza che il suo pensiero ancor oggi esercita sul panorama della psicologia mondiale ma che cercano, anche, di sondare i limiti che tale dottrina ha col tempo manifestato in alcuni suoi ambiti applicativi. Le analisi critiche vertono prevalentemente su due questioni: la scarsa creatività che il pensiero di Jung ha mostrato dopo la morte del suo maestro fondatore ma, soprattutto, la subalternità che in campo clinico la psicologia analitica ha via via manifestato nei confronti della scuola freudiana. (...)
Le pagine che seguono desiderano in primo luogo mettere in luce la lacerazione in cui versa oggi il pensiero post-junghiano: una cesura che separa teoria e prassi, immagine e pensiero, mito e contemporaneità. Una realtà che, a mio avviso, è all’origine di un ‘dopo Jung’ che, almeno per ora, non è all’altezza delle geniali intuizioni del maestro fondatore (…).
L’ombra con cui oggi il pensiero junghiano deve confrontarsi è riconducibile a un ‘problema d’identità’. Una questione che trova testimonianza soprattutto nel frequente ricorso a una forma di pensiero sincretico nel quale il conflitto sopra descritto, invece di trovare soluzioni in una riflessione interna al pensiero di Jung, ricerca uno sbocco immediato nel far propri concetti e nozioni esterne. (…)
Questo testo desidera in primo luogo approfondire quegli insegnamenti di fondo che il magistero di Jung ha cercato di trasmetterci” (dall’Introduzione e dal Capitolo 1).

 

 

LST/13, pp. 208, f.to 14x21, ill. col., Euro 17,00
ISBN 978-88-95601-26-7, I ed. aprile 2014

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