Giorgio Cavallari
Simona Gazzotti
IN
DIFESA
dI
ASTIANATTE
Per una forza
capace di difendere la vita
Giorgio Cavallari
è analista del Centro Italiano di Psicologia Analitica e dell’International
Association for Analytical Psychology. Presso il CIPA è docente nella scuola
di specializzazione in psicoterapia. È socio fondatore e direttore
scientifico della Associazione Nazionale di Ecobiopsicologia ed è docente
presso la scuola di specializzazione in psicoterapia dell’Istituto ANEB. È
inoltre docente presso la Scuola di Psicoterapia SPP — età evolutiva di
Milano. I suoi studi sono stati rivolti in particolare al tema della
identità di genere in relazione alla teoria e alla prassi della psicologia
analitica e della psicoanalisi, al concetto di Sé in psicoanalisi e in
psicologia analitica, al rapporto mente-corpo, alla psicosomatica ed alla
umanizzazione della medicina. Con Vivarium ha pubblicato nel 2001, L’uomo
post-patriarcale: verso una nuova identità maschile; nel 2005,
Dal Sé al soggetto; nel 2020, L’armonia nel dolore; con M. Breno,
N. Mikelon, L. Menegola e, sempre nello stesso anno, Le forme del
male, con S. Gazzotti. Vive e lavora a Milano.
Simona Gazzotti
è Psicologa, Psicoterapeuta, Dottore di Ricerca in Psicologia Sociale,
Clinica e Cognitiva, ed è docente nella Scuola di Specializzazione in
Psicoterapia Istituto ANEB. Sta svolgendo la formazione di psicologa
analista presso il CIPA Istituto di Milano. Lavora nel servizio di
Neuropsichiatria Infantile dell'ASST Sette Laghi di Varese.
Ha
preso parte a progetti di ricerca e intervento su tematiche relative allo
sviluppo socio-affettivo, all'attaccamento, al trauma ed alle problematiche
del rapporto genitori-figli. |
INDICE
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Introduzione
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Capitolo 1 -
L’uccisione di Astianatte, un indice puntato verso la violenza (antica e
moderna) sui bambini
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Capitolo 2 -
La
ragione femminile delle profondità: il sacrificio di Isacco dal punto di
vista di Sara, sua madre
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Capitolo 3 -
Un
modus umano di pensare e agire per la protezione del vivente: la
Sara di Sartre
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Capitolo 4 -
Salvare Astianatte, per un potere capace di proteggere
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Capitolo 5 -
Dalla dignità della conquista alla dignità della protezione
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Capitolo 6 -
In difesa di Mr. Banks: Il lavoro clinico con bambini, adolescenti e i
loro genitori
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Conclusioni
Astianatte, figlio di Ettore e Andromaca, morì gettato dalle mura di Troia,
sotto gli occhi della madre impotente, dopo la conquista e la distruzione
della città.
Chi decise e volle la sua morte fu Ulisse: la stirpe dei nemici sconfitti
doveva essere “estirpata”, perché quel sopravvissuto avrebbe potuto, in
futuro, costituire un nuovo pericolo per gli Achei: Astianatte sarebbe
potuto diventare un nuovo Ettore. Troia non doveva essere semplicemente
sconfitta, ma cancellata, e con essa cancellato anche ogni suo “seme”.
Nella storia umana, quella vera, la pulizia etnica purtroppo non è una
finzione letteraria: molti “guerrieri” non si sono fermati all’uccisione di
nemici armati, ma si sono spinti a trucidare civili disarmati, donne,
bambini, per “ripulire” il mondo dalla stirpe del nemico. È importante
cogliere l’ambivalenza che ci caratterizza come esseri umani: oscillare fra
la propensione a proteggere, curare, salvare da un lato e quella a
distruggere, ledere, uccidere dall’altro. I processi psicologici, prima che
sociali e antropologici, alimentano ancor’oggi tale propensione.
La “difesa” di Astianatte è la difesa di una relazionalitàfra esseri umani
declinata a livello intimo,
personale, sociale, politico in modo che ognuno possa autenticamente
aderire, in modo libero e responsabile, a una volontà orientata a essere sé
stessi rispettando contemporaneamente il diritto degli altri a essere.
JED/31, pp.
308, f.to 14x21, ill. bn., Euro
21,00,
ISBN 978-88-95601-63-2, I ed. novembre 2024 |