Marco Garzonio
UN SOGNO
LUNGO CENT'ANNI
Freud, Jung, gli altri
un secolo dopo L'interpretazione dei sogni
Marco Garzonio è analista con funzione di docenza e abilitato a
svolgere analisi di supervisione nel Centro Italiano di Psicologia Analitica, CIPA (di cui
è anche presidente), socio IAAP, didatta AISPT (lAssociazione Italiana per la Sand
Play Therapy della quale è stato socio fondatore). Ha pubblicato, tra laltro: Gesù
e le donne (Rizzoli, 1990); Lazzaro (Paoline, 1994); Schuster
(1996) e Ambrogio (1997), due biografie-romanzo entrambe edite da Piemme; Il
caso Padre Pio (tascabili Sonzogno, 1998). E collaboratore del Corriere
della sera. |
Il 4 novembre
del 1899, centanni fa, Sigmund Freud pubblicava L'interpretazione dei sogni.
Da quel giorno e con quel libro qualcosa è cambiato per l'uomo, senz'altro in Occidente.
Nulla ha più potuto essere come prima. Accanto alla ragione e alla coscienza prendeva
posto, con pari dignità, una nuova dimensione. Linconscio, il mistero, il mondo
notturno e onirico: tutto questo cominciava a divenire terreno di feconda, suggestiva
esplorazione; ad acquistare e a rivelare significati. Tanto per le persone
normali quanto per i cosiddetti nevrotici.
Un sogno lungo centanni, è il testo di una pièce drammaturgica. Evocati, con i
loro dissensi teorici, sono Freud e Jung. Essi, insieme con figure emblematiche apparse
nei loro sogni, ritenute "interpreti" di parti proprie, significative dei
sognatori, sono gli immaginari protagonisti del dramma. E il tormentato rapporto
padre-figlio di cui il copione offre una possibile documentata lettura
sviluppatosi tra Freud e Jung nella realtà di anni lontani travalica gli interpreti e le
circostanze: assurge a straordinaria parabola dello sviluppo del mondo in cui
lavventura umana si iscrive come concreatrice, a pieno titolo. Le fonti del testo
sono costituite da precise testimonianze scritte degli stessi Freud e Jung. La
rappresentazione è infatti pensata e organizzata attraverso
lanimazione-messa-in-scena di due sogni molto famosi.
Uno è il cosiddetto Sogno di Irma, fatto da Freud nella notte tra il 23 e il
24 luglio del 1895, vero caposaldo della psicoanalisi.
Laltro sogno, invece, è quello che chiameremo del Doganiere austriaco e del
cavaliere crociato. Jung ebbe tale sogno nel 1911, in un momento di grande
incertezza e confusione proprio a causa dei rapporti con Freud.
Un sogno lungo centanni vuole essere un modo per rendere testimonianza della
importanza e della validità di unesperienza, nel momento in cui si stanno per
moltiplicare le iniziative di commemorazione del centenario de Linterpretazione
dei sogni, senza però nulla cedere alle celebrazioni.
JED/T/4, pp. 96, f.to 14x21, Euro
7,74
ISBN 88-87131-15-5, I ed. marzo 1999 |