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DENTRO
IL PRESENTE
2




La psicologia analitica di fronte
ai conflitti contemporanei
a cura di Wilma Bosio Blotto

 


Wilma Bosio Blotto, psicologa analista, vive e lavora a Torino. Svolge attività di supervisione e didattica per il CIPA (IAAP) e per l'AISPT, Associazione che si occupa della formazione dei terapeuti che utilizzano la Sand Play Therapy di Dora Kalff.

Questo secondo volume di Dentro il presente, che raccoglie i contributi dei relatori ai convegni organizzati dal Centro Italiano di Psicologia Analitica a Torino negli anni 2001/2002, si colloca nel progetto di un confronto che si spera di poter trasformare in fruttuosa consuetudine.
Gli argomenti dibattuti vanno da “L’istinto perduto” e “Donne in conflitto tra emozione e ragione”, evidente continuazione de “L’Amazzone fragile” contenuto nel primo volume, passando attraverso “Anima e ambiente”, con contributi storici e clinici che tratteggiano uno scenario complesso, quale matrice sfondo che rivela la inesauribilità delle angolature possibili e degli approfondimenti necessari per armonizzare la conoscenza “da dentro”, tipica di una buona relazione analitica, con un fuori ora ostile e minaccioso, ora seduttivo ed invitante.
La prima sezione del libro è dedicata al conflitto sempre più lacerante nella società attuale tra la necessità per la donna di essere madre e quello di autorealizzarsi e mantenere posizioni appaganti per la propria autostima.
La seconda sezione si occupa degli echi dell’ecologia nell’analisi, riflessione doverosa e quanto mai attuale, dal momento che il nostro tempo sta attraversando, a livello psicologico collettivo, una profonda fase di lutto: la terra è stanca ed avvelenata, i padri ci hanno abbandonato. 
Quest’ultimo tema costituisce lo spunto per la riflessione della sezione conclusiva del volume, ancora dedicata alla difficoltà delle donne di riappropriarsi di una funzione, quella di sentimento, considerata, quale capacità di attribuire in modo consapevole un valore alle esperienze che viviamo, peculiarità caratteristica del femminile.
Se, come dice un proverbio africano “noi non ereditiamo la terra dai nostri antenati ma la pren- diamo in prestito dai nostri figli” si può intuire a quale tragico sentimento di perdita sia esposta l’umanità del tempo presente, dal momento in cui deve prendere coscienza di essere responsabile, anche solo in parte, del depauperamento e disastro ecologico di cui si dovranno occupare i propri figli.
In questo contesto si può capire quanto il femminile, che secondo Neumann in tutte le situazioni decisive della sua esistenza “è affidato, o meglio abbandonato, in grado assai più ampio del solo maschile al numinoso della natura e al suo influsso”, abbia sofferto e soffra di una cultura patriarcale che troppo si è allontanata dalla natura e dall’istinto, invasa dal potere e dominata dalla hybris.

 

LST/5, pp. 216, f.to 14x21, Euro 16,00,
ISBN 88-87131-51-1, I ed. marzo 2003

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