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Bianca Gallerano, Lorenzo Zipparri
Adolescenza,
T
radizione, Trasgressione
 



L'incontro dell'analista con
la sofferenza-patologia dell'adolescente
 

 


Bianca Gallerano è socio analista del CIPA e membro della IAAP. Svolge funzioni di docente, di supervisore ed è abilitata a praticare le seconde analisi. Si occupa anche della psicoterapia dell’età evolutiva. Gli interessi che la caratterizzano riguardano, in modo specifico, l’ambito della teoria della clinica. Vive e lavora a Roma.
Lorenzo Zipparri è psichiatra a analista junghiano. Ha lavorato a lungo nei servizi psichiatrici pubblici, dedicandosi in particolare alla psicoterapia istituzionale. Dal 1989 è membro ordinario della IAAP e del CIPA, all’interno del quale svolge funzioni di docente e di supervisore. Si occupa attualmente di temi legati alle teorie della clinica e di ricerche sull’uso della psicologia analitica nei servizi pubblici. Tra le pubblicazioni è da segnalare la traduzione e la prefazione del libro di D. Sedgwick, Il guaritore ferito (La biblioteca di Vivarium, 2001). Vive e lavora a Roma.

INDICE

  • Guida alla lettura del testo
  • Prefazione (Maria Ilena Marozza)
  • Introduzione

    PARTE I
  • La mente dell'analista
  • Tradizione e trasgressione
  • Fenomenologia dell'adolescenza
  • L'adolescenza dal punto di vista storico-culturale
  • Il valore dei riti iniziatici
  • Sogni e riti iniziatici
  • Crisi adolescenziale, contesto culturale, ruolo dell'analista

    PARTE II
  • L'adolescenza in ambito psicodinamico
  • Mondo freudiano / Teoria della ricapitolazione / Teoria della specificità dell'adolescenza
  • Mondo junghiano / Il Puer Aeternus in relazione all'archetipo materno / L'orientamento prospettico / Il Puer Aeternus in relazione all'archetipo paterno come dimensione spirituale / L'identificazione dell'Io con l'archetipo del Puer e la sua relazione con la patologia in adolescenza

    PARTE III
  • Note a margine sull'adolescenza femminile
  • Il tema della separazione nella diade madre-figlia in adolescenza

    PARTE IV
  • Sulle teorie: il loro uso e la mente dell'analista
  • Sulla teoria della clinica
  • Sul valore degli incidenti in analisi
  • Sul concetto di alleanza terapeutica in adolescenza

    PARTE V
  • Il setting in adolescenza / Il caso di Anna, ovvero la distruttività contenuta / Il caso di Barbara e la terapia interrotta / Il caso di Carla e l’inutile pronto soccorso

    PARTE VI
  • Il rapporto con i genitori / Il caso di Daniele e il problema dell’invio / Il caso di Emma: la madre e l’analista esperta / Il caso di Franca e il bisogno di essere vista dai genitori / Il caso di Giulia e la presenza nascosta della madre in terapia / Il caso di Giovanni e i genitori assenti

    PARTE VII
  • L’incontro, la giusta distanza relazionale, il segreto / Il caso di Ilaria e l'analista intrusivo / Il caso di Luigi e l'analista consapevole-tollerante / Il caso di Laura e le angosce di separazione dell'analista / Il caso di Maria e la rabbia, la fantasia di fuga, il contenimento / Il caso di Nora tra il "tu" e il "lei"

    PARTE VIII
  • Fine dell'analisi o fuga dall'analisi? / Interruzione temporanea / Agito-passaggio come fuga, agito-passaggio come fine
  • Specificità della prospettiva junghiana in relazione al problema della fine dell'analisi in adolescenza
     
  • Considerazioni conclusive
  • Note
  • Bibliografia
     
“Tra le varie fasi della vita, forse l’adolescenza è quella in cui è possibile fare qualcosa d’importante per scongiurare i temibili “assassini dell’anima” di schreberiana memoria. La sensibilità, la flessibilità, la capacità d’ascolto e la grande attenzione alle singole individualità che gli autori di questo libro ci mostrano sono gli ingredienti più significativi per tentare di raccogliere qualche scintilla d’anima dispersa, e di alimentarla con un po’ di fiducia.
(...)
Nelle pagine di questo volume si configura un modo di concepire il lavoro analitico molto vicino a una pratica di vita, in cui la malattia, prima ancora di essere una categoria disfunzionale da guarire, è sofferenza umana radicata nelle multiformi dimensioni dell’esistenza umana, ben raffigurate nell’immagine cara alla psicologia junghiana del rizoma. E la consapevolezza della complessità attraverso la quale va considerata ogni manifestazione della psiche, e non solo in adolescenza, tiene gli autori lontani da ogni tentazione riduzionistica e semplificatrice.
(...)
Coerentemente con la tradizione junghiana, non si parla certo qui dell’analista come una funzione astratta, ma come un soggetto incarnato, partecipe e fortemente implicato: vincolato nelle proprie possibilità dalla propria esistenza concreta, dai propri limiti e dalle proprie contingenze, ma nello stesso tempo tendenzialmente aperto (...) agli urti e alle disconferme offerte dall’esperienza” (dalla Prefazione di M. I. Marozza).


SDL/42, pp. 464, f.to 14x21, Euro 26,00,
ISBN 978-88-95601-14-4, I ed. ottobre 2011

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