A cura della Commissione Scientifica
dell'Istituto di Milano e dell'Italia Settentrionale:
Silvana
Nicolosi, Raffaele Toson, Marialuisa Donati,
Mara Forghieri, Marco Goglio, Cosimo Sgobba
CURA DELL'ANIMA
RISPOSTA
ALLE
SFIDE
EPOCALI
“Nelle pagine che seguono (...)
confluiscono gli esiti di un lungo, generoso, proficuo lavoro compiuto dal
Centro Italiano di Psicologia Analitica nell’arco di mesi dal gennaio al
dicembre 2016 per celebrare il primo Cinquantenario della sua fondazione,
avvenuta nel 1966.
Il medice cura te ipsum diviene oggettivamente cifra per ciascun
autore che ha compiuto un’opera di riflessione scrivendo e ha avuto quindi
l’opportunità di pensare, riflettere, crescere interiormente. E vale anche
per l’Istituzione analitica nel suo complesso, in quanto anche i gruppi
organizzati si arricchiscono in consapevolezza e migliorano quando svolgono
un intenso lavoro di riflessione e di critica sui contenuti, sulle
tradizioni, sulle mete, sulle dinamiche interne.
Andando un po’ nello specifico, diciamo in estrema sintesi che il lettore
avrà modo di apprezzare i resoconti fatti in prima persona da chi è stato
protagonista degli eventi a Milano, Torino, Verona, Bologna, Roma. Ad essi
si sommano altri testi: le considerazioni di autori interni alla galassia
junghiana; i contributi di colleghe e colleghi di orientamenti
psicoanalitici diversi; i lavori di studiosi e di operatori culturali
impegnati su fronti professionali e culturali riferiti a specializzazioni e
competenze non di ordine psicologico ma abitati dagli e negli “immediati
dintorni”, realtà diverse e tutti particolarmente sensibili alla nostra
materia” (dalla Prefazione di Marco Garzonio).
Il CIPA (Centro Italiano di Psicologia
Analitica) è una delle filiazioni nazionali della IAAP (International
Association for Analytical Psychology). Attraverso i tre Istituti
(Settentrionale, Centrale e Meridionale), il CIPA cura la formazione di
nuovi analisti junghiani secondo i criteri determinati in ambito IAAP e
organizza attività scientifiche e culturali, come la serie di eventi e di
manifestazioni promossi per il cinquantenario del CIPA da cui è stato
ricavato il presente volume.
Il CIPA è anche Scuola di Specializzazione diretta alla formazione di
psicoterapeuti di indirizzo junghiano mediante l’organizzazione di corsi
post-universitari presso i tre Istituti citati.
Edizione speciale per il
Cinquantenario del Cipa,
pp.
452,
f.to 14x21, ill. b/n,
Euro 28,00
ISBN 978-88-95601-46-5, I ed. gennaio 2019
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INDICE
- Prefazione: L’energia della memoria, per gli altri (Marco
Garzonio)
- Introduzione (Enrico Ferrari)
- I cinquant’anni del Cipa (Bruno
Meroni)
- Il Cipa cinquant’anni fa (Mia Wuehl)
COMPAGNI DI VIAGGIO
- Ricordo di Francesco Caracciolo (Cesare
Musatti)
- Francesco Caracciolo Amarcord (Saverio
Falcone)
- Ricordando Adriana Mazzarella (Marco
Garzonio)
- In ricordo di Ela Frigerio: oltre il
dualismo (Silvana Nicolosi)
- In viaggio con Silvia Di Lorenzo (Laura
Vanzulli)
- Gerolamo Crivelli (Gianni Kaufman)
- Basilio Reale (Bruno Meroni)
Manifestazioni a Milano, Torino,
Verona, Bologna
- Dietro le quinte (Raffaele Toson)
MILANO
Triennale di Milano: Un sogno lungo cent’anni.
- La psicoanalisi è attuale
Università degli Studi di Milano Bicocca, Facoltà di Psicologia
Convegno: Personalità, Carattere, Tipi Psicologici
- Introduzione (Bruno Meroni)
- Tipologia junghiana. Per conoscere
meglio chi siamo (Bruno Meroni)
- Jung in azienda: un ossimoro con luci e
ombre (Renato Cattaneo)
- Personalità: alcune note sulle
prospettive contemporanee (Fabio Madeddu)
- Concerto dell’Orchestra Sinfonica
Esagramma: La musica che cura
Fondazione Corriere della sera - Sala Buzzati
Tavola Rotonda: Dove va la psicoanalisi in una città che cambia. Un
confronto tra i maggiori esponenti delle diverse scuole di psicologia
- Cosa resta della psicoanalisi (Vittorio
Lingiardi)
- Dove va la psicoanalisi in una città
che cambia? (Franco Del Corno)
- Quale futuro per la psicoanalisi? (Silvana
Nicolosi)
Tavola Rotonda Nel nome del bambino
- Introduzione generale (Cosimo Sgobba)
- 50 anni di formazione: riflessioni
sull’evoluzione dell’analisi, in particolare in adolescenza (Gianni
Nagliero)
- L’esperienza del corso per psicologi
analisti dell’età evolutiva - Introduzione (Cosimo Sgobba)
- Come può aiutarci la prospettiva di una
“clinica del gioco” nel setting con bambini e con pazienti adulti? (Monica
Ceccarelli)
- Come può aiutarci il confronto con lo
psichismo infantile nel trattamento di alcuni pazienti adulti della
contemporaneità? (Rossella Andreoli)
- Come può aiutarci l’immagine nella
pratica della psicoterapia e nel campo della formazione analitica? (Wilma
Bosio Blotto)
- Come può aiutarci un’esperienza con l’Infant
Observation nel declinare il tema della supervisione in un contesto
di formazione analitica che abbia come focus le varie declinazioni
dell’infantile? (Susanna Chiesa)
- Come può aiutarci la dimensione
gruppale nella possibilità di incrementare in modo creativo la capacità
di relazionarsi alla complessità? (Patrizia Conti)
- Come può aiutarci il dialogo continuo
tra lo spirito del tempo e quello del profondo nel cogliere il valore
trasformativo del sintomo? (Claudio Tacchini)
TORINO
Cinquantenario del Cipa: sguardi sul futuro
- Considerazioni introduttive (Paola
Terrile)
- Genesi dell’incontro: “Articolazioni
della psicoterapia di matrice junghiana nel servizio sanitario pubblico"
(Carla Giubbolini)
- Riflessioni su un frammento
dell’incontro: “Articolazioni della psicoterapia di matrice junghiana
nel servizio pubblico” (Anna Laura Comba)
- Riflessioni sulla clinica junghiana (Simona
D’Urso)
- Diventare junghiani oggi (Matteo
Biaggini)
- Jung all’Università (Stefania Nava)
- Alcune riflessioni generali sui
Seminari del Cinquantenario Cipa (Simona Sartori)
Sguardi junghiani verso Oriente: ponti e connessioni attraverso immagini
e archetipi
- Jung tra Oriente e Occidente. Frammenti
(Wilma Scategni)
- Paradigmi (Giorgio Girard)
- Le avventure del Sé dalle Upanisad a
Jung (Franco Livorsi)
- La spada e il mandala: dalla religione
alla religiosità (Augusto Gentili)
- Nel regno del Bhutan: un viaggio
d’anima (Silvana Graziella Ceresa)
- Jung e l’Oriente: considerazioni sul
Bardo Thódol, il Libro dei morti tibetano (Stefano Cavalitto)
- Sé e non Sé. Natura e ragioni di un
fraintendimento tra psicologia analitica e buddhismo (Giuseppe Vadalà)
La ricerca delle origini tra etica e morale
- Introduzione alla giornata di studio (Cosimo
Sgobba)
- Le separazioni e le radici psicologiche
dell’etica (Wilma Bosio)
- Il processo simbolico nella ricerca
delle proprie origini (Claudio Frasson)
- Qualcosa di leggermente rotto:
individuazione e ricerca delle origini (Francesca Avon)
- N.n., nomen nescio - il segreto
di Edipo (Roberto Grande)
- Sostegno dei minori e sostegno delle
loro radici realie simboliche (Emilia Contardi, Caterina Montali)
- Il ruolo dei genitori tra cambiamenti
sociali e permanenza degli aspetti profondi della coppia (Claudio
Tacchini)
- La narrazione della propria storia tra
romanzo famigliare e radici archetipiche (Giuseppina Marra)
- Gli junghiani adottano Mastorna, il
personaggio mai nato di Fellini (Carlo Grande)
VERONA
La psicoanalisi interroga il cinema
- Presentazione del convegno (Paola
Erbice)
- Dialogo fra psicoanalisi e cinema (Rosanna
Passaro)
- Pensare la trasformazione (Rossella
Andreoli)
- Natura della genitorialità, cultura
della genitorialità. L’inevitabile ambiguità del presente (Enrico
Ferrari)
- Nel nome del padre (Giancarlo
Beltrame)
BOLOGNA
Rappresentazione teatrale: Manutenzione dei sogni. Omaggio a Federico
Fellini
- Lavorando alla manutenzione dei sogni (R.
Andreoli, D. Baldan, E. Greco)
- Il viaggio di G. Mastorna (Maurizio
Finotto)
- Appunti dal mio “sacro” taccuino (Maddalena
Carbon)
- Ascoltando guardando (Silvia
Celiberti, Fabio Sanna)
LA BIBLIOTECA DI VIVARIUM
- La biblioteca di Vivarium ha più di
vent’anni (M. Wuehl, S. Falcone, L. Paoli)
Questa raccolta di scritti, frutto di esperienze vissute sul campo, nasce
dall’esigenza di un confronto con alcuni colleghi che si occupano di
immigrati, delle loro patologie mentali, delle dinamiche psicosociologiche
della migrazione e delle conseguenze di questo fenomeno, oggi più che mai
d’attualità.
“(...) L’assistenza psicoterapeutica a pazienti migranti, sfuggiti in modo
drammatico da guerre, carestie e indigenza, è faticosa e va al di là delle
nostre nozioni cosiddette scientifiche. Il linguaggio della sofferenza non è
necessariamente universale, è fortemente condizionato dalla cultura di
riferimento. Di conseguenza ci sono infiniti modi di esprimerla e quindi
diversi modi di ascoltarla. Nell’ascolto di ciò che ci dicono i pazienti
immigrati noi terapeuti veniamo a contatto non solo con il loro modo di
esperire la sofferenza, ma veniamo informati anche dei loro valori, delle
loro credenze, delle loro tradizioni. Questo necessita un’operazione
transculturale e di conseguenza richiede anche una apertura al
multiculturale” (dall’Introduzione di Mia Wuehl.
LST/18, pp.
172,
f.to 14x21, ill. b/n,
Euro 18,00
ISBN 978-88-95601-44-1, I ed. novembre 2018 |