Marie-Louise von Franz
RISPECCHIAMENTI
dell'ANIMA

Proiezione e raccoglimento interno
nella psicologia di C. G. Jung
Marie-Louise von Franz (Monaco di
Baviera, 4 gennaio 1915 - Zurigo, 17 febbraio 1998) è stata un’analista
junghiana.
Fu allieva e collaboratrice di Carl Gustav Jung, con il quale cominciò a
lavorare nel 1933 come traduttrice e ricercatrice. La collaborazione con il
maestro diventò sempre più stretta e continuò fino alla morte di Jung nel
1961.
Nel 1964 curò la pubblicazione dell’opera collettanea L’uomo e i suoi
simboli, concepita da Jung stesso con l’intento di far conoscere a un
pubblico anche di non addetti ai lavori nozioni e metodi di fondo della
psicologia analitica.
È stata una delle più importanti protagoniste della psicologia analitica del
XX secolo. Esponente di spicco della corrente “classica” della psicologia
analitica, ha prodotto opere fondamentali sulla comprensione psicologica
della fiaba, dei sogni e del simbolismo alchemico. Ha scritto oltre venti
volumi di argomento psicoanalitico, ed è stata una delle più note docenti e
analiste di supervisione del C. G. Jung Institut di Zurigo.
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INDICE
- Prefazione
- Prefazione all'edizione italiana
1.
Che cos'è la proiezione?
- La proiezione nel quotidiano
- I cinque stadi nel ritiro delle
proiezioni
- Proiezioni e proiettili
- Livello soggettivo e oggettivo
- Possessione e perdita dell'anima
2. Il ritiro delle proiezioni nell'ermeneutica religiosa
- L'avvicinamento degli dèi agli uomini
- L'allegoria nella Gnosi e nel primo
Cristianesimo
- I typos in Origene e nell'Alto
Medioevo
- Segni di scisma nel secondo millennio
3. Proiezione e ipotesi scientifiche
- Il principio primordiale
- La sfera infinita: Dio, Cosmo, Anima
- Particelle, elementi e causalità
- Energia e campo di forza
- Psiche e materia
4. L'ipotesi dell'inconscio collettivo
- Il modello
- L'unità molteplice dell'inconscio
collettivo
- La natura polare dell'inconscio
collettivo
5. I demoni malvagi
- Esorcismo dei diavoli o integrazione
dei complessi?
- I demoni nell'antichità
- I demoni nel Cristianesimo
- Il problema della relazione degli
archetipi col soggetto
6. I grandi daimones mediatori
- Psiche ed Eros in Apuleio
- Il compagno maschile nella psiche della
donna
7. Il compagno interiore
- Lo spirito custode
- Il compagno interiore nella tradizione
ermetica e nell'alchimia
8. Presa di coscienza e unità interiore
- Il ritorno
- L'occhio come simbolo di "conoscenza"
- Il raccoglimento
- Individuazione e relazione
9. La riflessione
- Il significato originario della
riflessione
- Il rispecchiamento quadruplice
- Rispecchiamento di psiche e materia
(sincronicità)
Bibliografia
“Jung definì la proiezione come un
trasferimento inconscio, cioè inconsapevole e non intenzionale, di elementi
psichici soggettivi su un oggetto esterno. L’individuo vede in questo
oggetto qualcosa che non c’è, o c’è solo in piccola parte. Talvolta
nell’oggetto non è presente nulla di ciò che viene proiettato (...). Non
sono soltanto le qualità negative di una persona a essere proiettate
all’esterno in questo modo, ma in uguale misura anche quelle positive. La
proiezione di queste ultime genera una valutazione e ammirazione eccessive,
illusorie e inadeguate dell’oggetto”.
“L’introspezione nelle proprie proiezioni d’Ombra implica in primo luogo una
umiltà morale e una intensa sofferenza. Invece l’introspezione nelle forme
di proiezione dell’Animus e dell’Anima richiede, più che umiltà, soprattutto
riflessione, nel senso di saggezza e umanità. Infatti quelle figure
intendono sedurci e allontanarci dalla realtà, assorbendoci e
conquistandoci. Chi non si impegna in questo non ha vissuto. Chi vi si perde
non ha compreso nulla”.
Marie-Louise von Franz
JED/18, pp.
288, f.to 14x21, ill. b/n., Euro
20,00,
ISBN 978-88-95601-19-9, I ed. dicembre 2012 |