Giorgio
Cavallari
L'UOMO
POST-PATRIARCALE
Verso una nuova
identità maschile
Giorgio Cavallari vive e lavora a Milano. E’ analista ordinario del Centro Italiano di Psicologia Analitica ed è membro
dell’International Association for Analyitical Psychology. Presso il CIPA è docente nella scuola di formazione in psicoterapia. E’ direttore scientifico dell’Associazione di Ecobiopsicologia ed è inoltre membro attivo della Società Italiana di Medicina Psicosomatica. |
Il maschio del terzo millennio si trova di fronte a qualcosa di radicalmente nuovo: la necessità di interrogarsi non solo sulle sue realizzazioni, ma anche su se stesso; la “questione maschile” è irreversibilmente aperta.
Il discorso sulla “crisi” del maschile non può che partire dall’analisi della crisi della figura del padre, nella sua risonanza sia collettiva e sociale sia intima e familiare; al tema del padre è dedicato il primo capitolo di questo volume. Nel secondo capitolo vengono discussi i nodi focali del periodo adolescenziale fra cui le trasformazioni corporee, gli aspetti relazionali e sociali, per sfociare nell’evento da ritenersi più significativo: la scoperta, o meglio la riscoperta dell’intensità libidica e del valore strutturante della sessualità e dell’identità di genere. Tale discorso aprirà la via al terzo tema chiave di questo libro, e cioè a quello dell’uomo inteso come parte maschile dell’universo umano, nel suo rapporto con la dimensione femminile: in altre parole l’uomo all’interno della coppia.
Il proposito è dunque quello di proporre un itinerario di riflessione che parta dall’uomo-padre, passando attraverso l’uomo-adolescente, per giungere all’uomo-soggetto partecipe di quel mistero che è la coppia, cioè l’incontro fra uomo e donna, quella “conquista dell’Arte” di cui ci ha parlato Jung.
Un’immagine si disegna sullo sfondo di tale itinerario: è quella dell’uomo post-patriarcale, che tenteremo di definire nel quarto capitolo di questo libro.
Se la “crisi” del maschile del nostro tempo si manifesta in primo luogo con l’ansia, la depressione, lo smarrimento di una identità millenaria, ciononostante essa non deve essere guardata solo in una prospettiva pessimistica. Se gettiamo lo sguardo oltre tali inquietanti sintomi, intravediamo l’affacciarsi di una identità maschile meno unilaterale e granitica, l’immagine di un uomo ancora legato ai caratteri costruttivi e vitali dell’“essere maschio”, ma emancipato dagli stereotipi di tale condizione; un uomo capace di esplorare modi nuovi di vivere il rapporto con il femminile, con la natura, con il sapere, e al fondo con i grandi misteri dell’esistenza umana come l’amore, l’aggressività, la generazione.
LST/4, pp. 280, f.to 14x21, Euro
18,00,
ISBN 88-87131-35-X, II ed. giugno 2003 |