Wolfgang Giegerich
LA
VITA
LOGICA
dell'ANIMA

Verso una nozione
rigorosa di psicologia
Wolfgang Giegerich, psicoanalista junghiano, opera come libero
professionista a Berlino. È autore di numerosi testi e saggi. La sua
ricerca si svolge soprattutto negli Stati Uniti, dove la sua opera,
composta da più volumi, è stata pubblicata dalle edizioni Spring. Il suo
saggio “L’insediarsi dell’Anima Occidentale nella Caverna di Platone” è
apparso sulla rivista La pratica analitica n. 10/11, 1995. Con La
biblioteca di Vivarium ha già pubblicato, nel 2004, Il concetto di
nevrosi secondo Jung. Dall’esperienza personale alla riflessione, e,
nel 2005, La fine del senso e la nascita dell’uomo. Sullo stato
raggiunto nella storia della coscienza. Un’analisi del progetto
psicologico di C. G. Jung.
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INDICE
- Prefazione
- 1. “Vietato l’ingresso!” L’accesso alla
psicologia e lo stile del discorso psicologico
- 2. Perché Jung?
- 3. Jung: il radicamento nella Nozione
- 4. Junghiani: immunità alla Nozione. L’eredità persa
- 5. La psicologia archetipica, ovvero: critica all’approccio
immaginale
- 6. Atteone e Artemide: la rappresentazione figurativa della Nozione
e l’interpretazione (psico-)logica del mito”
- 7. Questioni conclusive
- Bibliografia
“Un’antica saga islandese racconta di un giovane indolente che se ne
stava sempre in casa. Sua madre non sopportava il suo atteggiamento e
cercava di incitarlo con rimproveri taglienti. Alla fine ci riuscì. Il
giovane si alzò dalla stufa presso cui stava seduto e, impugnata la sua
lancia, uscì di casa. Appena fuori, scagliò la lancia il più lontano
possibile e corse là dov’era caduta per recuperarla; poi la scagliò di nuovo
il più lontano possibile, la seguì, e così via. In questo modo, con queste
letterali ‘proiezioni’ da raggiungere, si aprì la strada dalla comodità
della casa al mondo esterno.
Scrivendo questo libro, ho seguito il procedimento di quel giovane. Il libro
ha un duplice obiettivo. Cerca di aprire la strada per una nozione rigorosa
della psicologia e allo stesso tempo introduce l’idea (forse sorprendente)
che la vita dell’anima è in fondo una vita logica. (...)
Lo svolgersi delle mie riflessioni procede secondo cerchi concentrici, per
così dire. Il primo capitolo solleva la questione della relazione tra la
coscienza comune e la coscienza psicologica. Come si può passare dall’una
all’altra? Il secondo capitolo cerca di mostrare come Jung, tra tutti gli
importanti psicologi di questo secolo e le diverse scuole psicologiche, deve
essere la base più meno esclusiva e il punto di partenza per la nostra
ricerca di una nozione rigorosa di psicologia. Ciò che segue nei tre
capitoli successivi è una valutazione critica dell’importanza del primo Jung,
dello junghismo tradizionale e infine della psicologia archetipica per una
precisa nozione di psicologia. Ne risulterà che i tre stadi citati non
possono essere considerati in termini di ascesa lineare da una base fino
alla sommità passando per uno stato intermedio. Lo stato di cose dello
junghismo convenzionale appare piuttosto una regressione molto arretrata
rispetto alle conquiste di Jung, mentre la psicologia archetipica è di nuovo
un passo avanti, che necessita però di una critica radicale (in riferimento
alla sua inclinazione immaginale). Per arrivare a un concetto
rigoroso di psicologia dobbiamo andare oltre l’immaginale. L’ultimo
importante capitolo è dedicato all’esposizione della Nozione di psicologia
(o per lo meno di un profilo schematico di essa) attraverso un’ampia analisi
di un mito particolare, quello di Atteone e Artemide” (dalla Prefazione
dell’autore).
SDL/39, pp.
496, f.to 14x21, Euro 28,00,
ISBN 978-88-95601-09-9, I ed. marzo 2010 |