a
cura di Federico de Luca
Comandini
Robert Mercurio
L'IMMAGINAZIONE
ATTIVA

Teoria e pratica
nella psicologia di C. G. Jung
Federico de Luca Comandini è laureato in filosofia presso l’Università di Roma “La Sapienza” e diplomato in Psicologia Analitica presso l’Istituto Jung di Zurigo. Didatta dell’A.I.P.A. e membro della I.A.A.P. e dell’A.G.A.P. (Zurigo), è autore di numerosi saggi pubblicati su riviste e antologie italiane e internazionali. Coordina ricerche sull’immaginazione attiva, conduce gruppi clinici e svolge attività didattica in varie città d’Italia e della Svizzera. Vive e lavora a Roma.
Robert Mercurio ha compiuto studi filosofici e teologici negli Stati Uniti e a Roma e si è diplomato in Psicologia Analitica presso l’Istituto Jung di Zurigo. Autore di alcuni saggi apparsi su riviste e antologie americane e italiane, è membro della I.A.A.P., dell’A.G.A.P. (Zurigo) ed è socio analista del C.I.P.A. dove conduce gruppi di ricerca sul sogno e sul rapporto fra psicologia analitica e spiritualità. Vive e lavora a Roma.
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Nel novembre 1999 si è tenuta a Roma una giornata di studio organizzata dal
Gruppo di ricerca sull’immaginazione attiva secondo C. G. Jung, coordinato da Federico de Luca Comandini. Un folto gruppo di colleghi, amici e persone interessate ad approfondire l’atteggiamento immaginale della coscienza vi si riunì per una comune riflessione intorno a questo importantissimo (ma spesso trascurato) aspetto della psicologia analitica junghiana.
Il presente volume di quel convegno contiene “gli atti”; ma soprattutto scaturisce dal desiderio di lasciare un segno, una testimonianza di ricerca sul ruolo dell’immagine nella vita psichica, animata, secondo l’esempio di Jung, dal prendersi cura della propria immaginazione non meno che di quella dei pazienti.
Da questo passo, tratto dall’autobiografia di Jung, Ricordi, sogni, riflessioni, si comprende quale valore Jung attribuisse alle immagini e all’immaginare come metodo “attivo” di introspezione psichica:
“Gli anni più importanti della mia vita furono quelli in cui inseguivo le mie immagini interne. In quegli anni si decise tutto ciò che era essenziale. Tutto cominciò allora. I dettagli successivi sono soltanto completamenti e chiarificazioni del materiale che scaturì dall’inconscio, e che da principio sembrava mi travolgesse nelle sue onde. Fu esso però la materia prima di un lavoro che durò per tutta la vita”.
Jung chiamò immaginazione attiva questo dialogo fra l’Io e l’inconscio. Spesso la utilizzò a fianco e a integrazione dell’analisi verbale classica.
I curatori di questo volume sono onorati di presentare, per la prima volta in lingua italiana, un saggio di fondamentale importanza che Marie-Louise von Franz dedicò all’immaginazione attiva nella psicologia di C. G. Jung.
Gruppo di ricerca sull’immaginazione attiva
secondo C. G. Jung
Bianca Garufi
Federico de Luca Comandini
Antonella Adorisio / Patrizia Baldieri / Claudia Boncompagni / Roberto Cardea
/ Paola Carducci / Antonietta Cervini / Gian Domenico Cortellesi / Priscilla D’Alessandro
/ Teresa Escobar / Mirella Faraci / Roberto Macchetto / Giancarlo Magno / Robert Mercurio
/ Giuseppe Nonini / Saverio Parise / Liberiana Pavone / Marcia Plevin / Enrico Rasio
/ Marta Tibaldi / Laura Viaggio
SDL/17, pp. 288, f.to 14x21,
ill. col., Euro 22,00,
ISBN 88-87131-39-2, I ed. marzo 2002 - II ed. maggio 2008 - III ed. febbraio
2016 |